La kinesiterapia passiva è una terapia manipolativa usata in fisioterapia, che ha come scopo finale la riabilitazione e la rieducazione dei muscoli dell’intero organismo.
Viene consigliata nei casi in cui è richiesto un recupero muscolare ed articolare, come in seguito a un trauma, un periodo di immobilità o nel periodo successivo ad un intervento chirurgico.
Kinesiterapia attiva e passiva, che differnza c'è?
Solitamente si distingue la kinesiterapia attiva da quella passiva.
La kinesiterapia passiva prevede la passività del paziente, mentre il fisioterapista o un macchinario preposto alla riabilitazione, come il Kinetec, gestiscono il movimento della parte del corpo da trattare. Al contrario nella kinesiterapia attiva è il paziente che agisce in modo attivo, sotto la direzione e supervisione del terapista.
Come già anticipato la kinesiterapia passiva viene effettuata grazie all’ausilio del kinetec con lo scopo di recuperare la flessoestensione dell’articolazione di parti come il ginocchio, la caviglia o l’anca, in modo graduale e attraverso l’impostazione dello strumento secondo il range of movement consentito al paziente. L’utilizzo del kinetec è indicato in caso di protesi all’anca, in seguito a un intervento di lameniscectomia o di ricostruzione del legamento crociato anteriore e posteriore.