Si sente sempre più spesso parlare di allergie alimentari, ma qual è la reale situazione in italia? Sono davvero così diffuse tutte queste allergie? E, sono destinate ad aumentare?

Si è da poco concluso il settimo congresso nazionale dell'Associazione Allergologi e Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri, e l'incontro si è rivelato un'importante occasione per realizzare una panoramica sullo stato delle allergie alimentari nel nostro Paese. 

Comunemente si parla della cosiddetta allergia alla pesca, ma in realtà si tratta di un'allergia alimentare primaria molto diffusa tra gli adulti dei paesi che affacciano sul Medirerraneo a una famiglia di proteine presente in diversi tipi di frutta e verdura. 

Cosa fa scaturire l'allergia

Solitamente le allergie alimentari scaturiscono dall'esposizione a un determinato alimento, che attiva automaticamente la risposta del sistema immunitario. Le allergie alimentari più comuni riguardano la frutta, amche quella secca, e i legumi, oltre ai crostacei e al pesce in generale, senza tralasciare i cereali e la carne, o le uova e il latte. 

Una delle sensiblizzazioni più frequenti si rileva per le proteine di trasporto dei lipidi (LTP). la loro struttura le rende resistenti a calore e digestione, in questo modo l'allergene può causare anche reazioni gravi dovute al fatto che è in grado di raggiungere il tubo digerente in maniera immodificata. 

in Italia non esistono al momento cure per questo genere di allergia alimentare, sebbene in paesi come la Spagna sia stato di recente introdotto un vaccino orale, che sembra essere capace almeno in parte di desensibilizzare i soggetti allergici. 

L'unica soluzione efficace al momento sembra essere quella di evitare, o almeno diminuirne l'assunzione, alimenti che contengono le LTP, perché pare che la sensibilizzazione all'allergene si possa allargare a grappolo man mano che se ne assume in gran quantità. Sembra infatti partire dalle pesche, per poi estendersi a frutti come la prugna, la ciliegia e la pera, per poi pasare ad arachidi, noci e altri tipi di frutta secca fino ai cereali. In alcuni casi le LTP sono limitate solo ad alcune parti di un frutto o delle verdure, come nel caso della buccia della carota o del melone. 

Altri tipi di allergie

Un altro esempio di allergia crociata è quella che dai crostacei si estende agli acari, poichè condividono diverse proteine analoghe. 

Altro tipo di allergia da tenere in considerazione è quella ai latticini, che non dev'essere confusa con l'intolleranza al lattosio, che è uno zucchero e compare prevalentemente tra i bambini per poi scomparire crescendo. 

 

L'articolo ha uno scopo puramente informativo, non può sostituire in alcun modo il parere di un esperto.